Comunicati La Promosport torna festante in serie B maschile di Pallanuoto

La Promosport torna festante in serie B maschile di Pallanuoto

Promosportini che si danno la carica (Foto Claudia Lazzara)

Fino all’ultimo istante ha voluto riservare momenti thrilling ai propri tifosi. Vincere facile per la Promosport Cagliari pare una prospettiva che non rientra nei piani societari. Anche se, probabilmente, coach Enrico Cossu avrebbe preferito risparmiare certi contraccolpi alle sue coronarie.

La serie B è quindi arrivata, alla lotteria di Lanciano, ricchi premi e cotillons, ma soprattutto rigori a uffa fino a quando l’estremo difensore Filippo Morleo compie uno dei suoi tanti portenti e manda tutti negli spogliatoi con voce rauca e lividi da pacche virili sulle spalle.

Delirio in aeroporto

Ma, a quanto recitano gli esperti della materia, questo collettivo poteva cavarsela più a buon mercato in una stagione dove dopo aver insidiato la leadership ai mostri sacri del Grifone Roma, sono calati un pochino, governando scientemente la seconda posizione, ma a volte con crisi inspiegabili di rendimento. E anche nella sfida play off d’andata il team del presidente Sesetto Cogoni, davanti al proprio, numerosissimo pubblico, aveva sciupato l’impossibile cedendo alla distanza su una vasca colma di recriminazioni. Poi la riscossa nella Val di Sangro.

Promosport e Lanciano a Terramaini

Messe da parte le lagne, è tempo di festeggiare il ritorno in una serie che ad una formazione sarda mancava dal 2018 (Promogest Quartu S. Elena). E quindi onore al merito a Marco Alcibiade, Francesco Ballestri, Filippo Bassetti, Matteo Campus, Claudio Curgiolu, Marco Erriu, Massimo Fortini, Giorgio Gorini, Matteo Lodi, Giacomo Matta, Alberto Moi, Alfredo Morelli, Filippo Morleo, Leonardo Notarini, Dario Porseo, Fabio Porseo, Giacomo Puddu, Giacomo Sanna, Michele Secchi, Enrico Zuddas. Seguiti egregiamente dal tecnico Enrico Cossu coadiuvato da Dmitri Dugin. E poi i dirigenti Giuseppe Medda, Andrea Granata e il medico Ludovica Pilloni.

Il tecnico della Promosport Enrico Cossu (Foto Claudia Lazzara)

A questa storica promozione si aggiunge quella dell’Oppidum Cagliari. Guidata da Chicco Cannas, era l’unica squadra sarda iscritta al campionato di Promozione. E per sbarcare il lunario si è dovuta accontentare di due incontri amichevoli in Sicilia, prima di affrontare il doppio scontro con la formazione pugliese del Monopoli.

L’Oppidum festegggia la promozione in serie C

PARLA IL PRESIDENTE COGON

Un uomo che ha visto scorrere fiumi di cloro nella sua storia d’amore con la Pallanuoto. Sesetto Cogoni comincia a giocare nel 1962, ma dopo sei anni è già istruttore con la Rari Nantes Cagliari. Nel 1976 guida la squadra verso un titolo regionale allievi e nelle finali nazionali arriva addirittura il secondo posto.

Ricopre il ruolo di direttore sportivo e vice allenatore quando la squadra di Su Siccu conquista la A2 nel 1987; un anno dopo ne diventa presidente. Nel 1994 viene eletto presidente regionale FIN e poi fonda prima la Promosport (otto anni consecutivi in serie B) e poi la Nuotomania (in serie C fino al 2015), con l’intento di creare dei serbatoi per la squadra ammiraglia. Continua con successo a rimboccarsi le maniche per riservare alla pallanuoto sarda un nuovo percorso virtuoso. Attualmente ricopre anche l’incarico di consigliere in quota nel Comitato Regionale FIN.

Una segnatura abruzzese (Foto Claudia Lazzara)

Presidente Cogoni, con quali propositi lo scorso anno avete progettato la stagione agonistica 2025 della Promosport?

Siamo costantemente cresciuti nelle ultime stagioni ed eravamo coscienti di poter fare il salto anche se è spuntata fuori il “grifone” costruita dal nulla con ex nazionali veramente forti.

Rispetto all’anno precedente, avete cambiato di molto la rosa della squadra?

Abbiamo sostituito la boa con Bassetti: è stato l’arma in più del girone d’andata. Poi dall’ Atlantide sono arrivati tre giovani (Puddu, Sanna e Fortini), inesperti ma seri e disponibili che hanno dato profondità ed entusiasmo alla rosa, sopperendo all’esperienza ed al mestiere di Cigolini e Strazzer.

Una rete della Promosport (Foto Claudia Lazzara)

Ci sono stati pure incidenti di percorso

Purtroppo abbiamo perso in un solo colpo e inaspettatamente i due portieri Demontis e Foschi. E abbiamo dovuto correre ai ripari col giovanissimo Notarini e successivamente con l’esperto Morleo (lavora per lunghi periodi in Polonia) vero totem dell’ultimo incontro. Ma il vero rinforzo è costituito dalla crescita, dall’unità, dalla maturazione di tutto il gruppo che ha consolidato, giorno dopo giorno, il progetto promozione.

Siete partiti a razzo, poi nella fase centrale del campionato sono affiorati malumori

Il girone di andata è stato bellissimo. Soprattutto per il gioco espresso con sicurezza, con determinazione con convinzione. Molti hanno plaudito al ritorno dei bei tempi trascorsi. La partita persa in casa col Grifone Roma, di un goal, in modo rocambolesco, ci ha un po’ deluso, demoralizzato. Piano, piano abbiamo perso fiducia in noi stessi, collezionando anche qualche brutta partita. Ma non scordiamoci che la terza piazza è rimasta a nove punti di distacco da noi. Abbiamo sofferto ma tenuto duro. Ci siamo confrontati, abbiamo messo a fuoco alcuni problemi e ritrovato la giusta strada.

Una fase di promosport – Lanciano (Foto Claudia Lazzara)

Che squadra è stata il Lanciano?

Sapevamo poco di loro. Nel primo incontro siamo partiti alla grande con quattro azioni da manuale, purtroppo chiuse con troppa fretta ed altrettanta imprecisione sino a subire il meno 1. Per tre volte ci siamo ritrovati in vantaggio di due segnature. Ogni volta, vuoi per un errore grossolano quanto macroscopico dell’arbitro, vuoi per alcune nostre distrazioni difensive, hanno riportato la partita in parità. L’ultima volta a quattro minuti dalla fine, ci siamo demoralizzati e abbiamo staccato la spina.

Cosa vi siete detti subito dopo?

Che avevamo gestito noi la partita, che avevamo fatto vedere di essere più forti e che la loro impresa potevamo farla anche noi. Così è stato. Abbiamo creduto in noi nella nostra preparazione nei nostri sforzi coscienti che il risultato valeva per noi e per il rilancio della Sardegna tutta.

Cagliaritani all’attacco (Foto Claudia Lazzara)

In definitiva quali sono stati gli aspetti salienti della doppia sfida con la società abruzzese?

Nel primo incontro la caparbietà per portarci in fuga e poi il black out finale quando è subentrata la convinzione che l’arbitro ci dava contro e abbiamo commesso errori banali. Nel secondo, la coscienza di essere superiori in ogni ruolo, in ogni elemento, la voglia di combattere contro tutti sino alla fine, la convinzione di meritare il risultato, la concentrazione sino all’ultimo tiro di rigore. Ha vinto il migliore credetemi.

Gli appassionati della pallanuoto isolana si ritrovano per tifare Promosport (Foto Claudia Lazzara)

Nell’incontro di andata Terramaini era colma di tifosi. Ha detto che sembrava di essere tornati ai vecchi tempi. Com’erano rispetto ad ora i vecchi tempi?

Allora c’erano in vasca grandi campioni internazionali, una crescita costante con un impianto regolamentare a disposizione della squadra tutti i giorni. Tre volte settimana la stampa pubblicava articoli, la TV era sempre presente, la pallanuoto aveva un posto di rilievo ed uno staff intero seguiva la squadra. Ora è difficile mettere su uno staff, nessuno vuole sacrificarsi nei ruoli di assistenza, c’è meno budget a disposizione, molti meno spazi per allenarsi, e anche i ragazzi non trovano più la dedizione per non saltare gli allenamenti durante la settimana.

Come avete festeggiato e come festeggerete nei prossimi giorni?

All’aeroporto di Cagliari spumante e trombette, sorrisi e abbracci, gioia. E tra qualche giorno festa sociale prima di confrontarci sulla prossima stagione. Un po’ di tregua servirà a mettere a fuoco i punti deboli. Ma il problema più grande è avere un impianto maggiormente disponibile per un impegno assai più rilevante.

Promosportini che si danno la carica (Foto Claudia Lazzara)

Che cosa sapete del nuovo campionato che andrete a intraprendere?

Si comincia a settembre per un campionato che vedrà squadre più attrezzate e tutte dotate di qualche elemento di serie superiore. Lotteremo per essere inseriti in un girone con collegamenti aerei comodi.

Un parere sul livello delle altre sarde di serie C?

Ognuno ha una storia diversa, non credo spetti a me giudicare le scelte fatte e i risultati. Mi auguro solo che si prenda coscienza tutti insieme dei risultati ottenuti, compresa la promozione in C dell’Oppidum. E che il Comitato Regionale Sardegna sappia guidare i nostri intenti, per consolidare le posizioni e migliorare il sistema liberandoci da inutili, malsane contraddizioni e antagonismi che dove espressi hanno penalizzato tutti.

Il tifo non manca a Terramaini (Foto Claudia Lazzara)

Queste due promozioni cosa significano per il Comitato sardo della FIN?

Un’occasione da non perdere, ma idee chiare per consolidare e crescere. Gestione impianto, utilizzo spazi, politica giovanile di crescita, non di mantenimento. Un po’ di fantasia nella gestione dei campionati e tempi certi per pianificare le cose. La serie B conta in Federazione e al Coni. Forse anche in Regione, va gestita bene. Il presidente Danilo Russu può farlo, ma deve impastare per bene quanto detto sopra.

Palla quasi in fondo al sacco (Foto Claudia Lazzara)